Dalla tana di AbulEdu... un microscopio virtuale

Il titolo vi lascia un po’ perplessi? In effetti, per svelare il mistero bisogna aggiungere qualche spiegazione.

Allora partiamo da AbulEdu: si tratta di un sistema integrato basato su Gnu/Linux e costruito con software libero, che offre la possibilità di installare una rete scolastica con una serie di servizi, dall’accesso in internet, alla posta elettronica, dalla realizzazione di una intranet, all’uso di una serie di software liberi (non solo didattici) e molto altro ancora. Al momento il sistema è disponibile solo in francese ed è stato realizzato da Abul, l’acronimo sta per Associazione bordolese (di Bordeaux) utenti del software libero, vista la provenienza geografica il logo è costituito da Tux il pinguino che brinda con un calice di vino.

Di AbulEdu fa parte anche una raccolta di software educativo chiamato “le terrier d’AbulEdu” (la tana di AbulEdu):si tratta di programmi ideati e realizzati da insegnanti, tra questi c’è anche il Microscopio virtuale (Le Microscope Virtuel).

Il software educativo di “le terrier di AbulEdu” e quindi anche il Microscopio virtuale, verranno presentati alla sesta edizione degli Incontri mondiali del software libero che si tengono a Digione dal 5 al 9 luglio 2005. Come piccolo contributo agli Incontri presentiamo qui la traduzione italiana del Microscopio virtuale. Si tratta di una prima versione provvisoria che, visto l’argomento tecnico, potrebbe subire qualche piccola correzione.

Gli autori del programma sono due docenti francesi: Laurent Bellegarde e Alain Verna. Nelle parole dei suoi autori il microscopio virtuale è una simulazione, attraverso il computer, dell’utilizzo di un vero microscopio elettronico. L’obiettivo principale del programma è quello di permettere a studenti e insegnanti l’accesso al mondo della microscopia elettronica attraverso lo schermo di un computer.

Il programma ha alcune caratteristiche tecniche interessanti: innanzitutto è distribuito con licenza GNU/GPL, mentre le immagini sono distribuite con licenza GNU/FDL ; in secondo luogo è costruito interamente in HTML, garantendo in questo modo la massima compatibilità rispetto ai sistemi operativi. Nella presentazione all’interno del programma viene sottolineato con forza il fatto che tutti gli strumenti utilizzati per la creazione e la pubblicazione del programma siano dei software liberi.

L’interfaccia è semplice e chiara, la procedura di osservazione e rielaborazione delle immagini è abbastanza intuitiva, l’help invece è ancora in parte da completare. Il programma a mio giudizio raggiunge benissimo gli scopi didattici che si propone e, vista la semplicità (difficile da raggiungere) con cui è costruito, si presta anche a un lavoro di ricerca, ampliamento e rielaborazione dei campioni già presenti.

Il microscopio virtuale utilizza immagini di campioni raccolte sia attraverso il microscopio elettronico a scansione (SEM), che viene utilizzato per l’osservazione delle superfici esterne, sia attraverso il microscopio elettronico a trasmissione (TEM) che invece viene utilizzato per l’osservazione della struttura interna.

Il programma originale è scaricabile a questo indirizzo:http://laurent.bellegarde.free.fr/logiciels/microscope_virtuel_v1.4.zip.

La traduzione italiana si può scaricare da qui:http://nilocram.altervista.org/materiali/microscopio_virtuale_v1.4.zip (4,43 Mb).

E’ disponibile una breve introduzione all’uso, con alcune schermate del programma, a questo indirizzo: http://nilocram.altervista.org/materiali/tutorial_micro.pdf (154 kb)

Per alleggerire il file compresso del programma, le immagini originali con estensione .xcf (l’estensione di Gimp) sono state separate e raccolte in un altro file compresso. Naturalmente queste immagini non sono necessarie al corretto funzionamento del programma, servono solo per un’eventuale rielaborazione grafica.

Seguendo la filosofia degli autori, nella compressione dei file è stato utilizzato il software libero 7-Zip

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